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Doña Lucero: il caffè dell’emancipazione e della giustizia

Monica, la responsabile dell’area progetti di AMKA, ripercorre in questo articolo i tre anni di collaborazione con i torrefattori italiani di CSC; tre anni di intenso lavoro che hanno visto la nascita del caffè Doña Lucero e di un percorso di maggiore giustizia, autonomia e libertà per le donne coinvolte in questa meravigliosa avventura.

Nel gennaio 2020 per la prima volta conoscevamo da vicino la nuova realtà del Petatan, in Guatemala, visitando i suoi luoghi, conoscendo le sue persone, spinti e animati da una volontà comune e condivisa con CSC – Caffè Speciali Certificati –  di affrontare una sfida che ci appariva molto molto audace ma che eravamo determinati a intraprendere, per il significato così importante che avrebbe avuto per noi vincerla.

Le piccole caficultrici del Petatan, impegnate da generazioni e instancabilmente nella coltivazione delle loro piantagioni da caffè, non riponevano ormai alcuna speranza che quel prodotto, riconosciuto di altissima qualità in tutto il mondo e frutto del loro duro lavoro quotidiano, potesse rappresentare il mezzo per migliorare le loro condizioni di vita e quelle della loro famiglia e per permettere loro di intravedere un futuro diverso e più dignitoso per esse stesse e i loro figli.

Insieme a CSC abbiamo creduto di poter sostenere e accompagnare queste donne in un percorso che avrebbe fatto cambiare loro i punti di vista e la loro totale assenza di aspettative per l’avvenire.

In questi tre anni, grazie alla fiducia che ci hanno offerto, abbiamo gradualmente ricostruito la loro capacità di credere in sé stesse, di sentirsi più forti se unite, di guardare oltre le condizioni strutturali oggettivamente difficili da cui partiva il nostro progetto – l’assenza di risorse, opportunità, contatti che affligge la situazione delle contadine indigente di questa area – per immaginare un cammino di sviluppo sostenibile.

In questi tre anni, abbiamo incontrato tante difficoltà – logistiche, tecniche – perché il risultato che volevamo raggiungere era obiettivamente molto ambizioso: produrre un caffè di qualità, tale da poter ricevere il bollino CAFFE’ SPECIALE CERTIFICATO ed esportarlo in Italia, e soprattutto riconoscere, veramente e giustamente, o meglio restituire alle nostre beneficiarie il loro valore, come persone, come donne, come produttrici agricole serie e impegnate.

Qualche settimana fa, per il secondo anno, sono giunti in Italia i sacchi che contengono il caffè delle donne del Petatan, acquistati ad un prezzo giusto da CSC, densi di tutto il significato che racchiude il caffè Doña Lucero.

Ma c’è di più, in queste settimane, con grande impegno ma anche molta emozione, stiamo accompagnando le nostre beneficiarie nelle fasi di costituzione formale della COOPERATIVA FEMMINILE.

Insieme a INACOP (Instituto Nacional de Cooperativas) e ANACAFE (Asociación Nacional del Café) si stanno svolgendo gli incontri propedeutici alla nascita del nuovo ente rappresentativo delle nostre caficultrici. Otto incontri diretti a formare le donne su aspetti di gestione della cooperativa, amministrativi, contabili, legali, fiscali.

La Cooperativa sta prendendo forma. Si stanno nominando le cariche, la Presidente e gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. Si inizia a lavorare ai documenti legali dell’ente, l’Atto Costitutivo e lo Statuto.

E poi, c’è da decidere il nome della Cooperativa…e le donne ieri mi chiamano nel mezzo della riunione con le istituzioni, dicendomi “Quello lo dobbiamo decidere insieme!”

Monica Di Vico

Responsabile dei progetti di AMKA

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