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Giornata Mondiale della Salute


 

Ogni anno il 7 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Salute, in memoria della fondazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO, Worl Health Organization/OMS), l’istituto specializzato delle Nazioni Unite, avvenuta nel 1948, che ha la finalità di contribuire ad assicurare ad ogni individuo il massimo livello possibile di “salute” garantendo alla popolazione mondiale l’accesso ai servizi sanitari di base.

Oggi è quindi un’occasione in più per ricordare che è proprio la salute ad essere il bene più prezioso che si possiede e per promuovere un messaggio fondamentale: le buone condizioni di salute aumentano le possibilità di condurre una vita sana e produttiva più a lungo.

L’enorme cambiamento delle condizioni di salute e della conseguente crescita dell’aspettativa di vita di una buona parte della popolazione mondiale, che si è avuto nel corso del Novecento, è strettamente legato allo sviluppo di alcuni ambiti sociali, principalmente grazie al settore della tutela della salute pubblica.

Se una parte della popolazione mondiale ha visto crescere la propria aspettativa di vita, milioni di persone che vivono in Paesi che non offrono l’accesso gratuito alle cure, e che molto spesso non hanno né le infrastrutture né le risorse per occuparsi privatamente della propria salute, continuano a morire per banali malattie.

La tutela del diritto alla salute non è quindi ancora garantito ovunque, basti pensare che in Guatemala, che ha una delle situazioni sanitarie più precarie del Continente Latinoamericano, la prima causa di morte tra i bambini è ancora la diarrea e le infezioni respiratorie. L’assistenza medica minima è garantita solo nella capitale mentre in altre zone residenziali sono presenti strutture sanitarie che sono per lo più private. In Petén, la regione a nord del Guatemala, la situazione si aggrava ancora di più. Lo scorso anno Rony, uno dei nostri referenti guatemaltechi, mi raccontava che l’ultima visita medica risaliva ad un controllo degli anni Novanta da parte di uno dei tanti medici cubani presenti nella regione.

Anni Novanta?

Sono solo passati 23 anni.. ed in Petén si continua ancora a morire per una semplice diarrea o per gli alti costi dei medicinali. L’assenza di un servizio sanitario nazionale gratuito nega così il diritto alla salute per chi, come Rony, non ha le risorse economiche per rivolgersi a strutture private.

La Giornata Mondiale della Salute non dovrebbe essere solo un “compleanno” ma un’occasione per ribadire ed impegnare risorse per garantire che le persone, in ogni parte del mondo, abbiano la possibilità di invecchiare in buona salute.

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