In questi giorni porto dentro, da giovane donna quale sono, una rabbia bruciante, che non…
Giornata Mondiale per la sensibilizzazione sulla Malaria
L’animale più temuto in Africa non è, come si potrebbe pensare, il leone, il coccodrillo e nemmeno il ghepardo.
L’animale più temuto è un esserino molto più piccolo, non più lungo di 6 millimetri, e dal peso corporeo trascurabile: la zanzara. Caratteristica generale propria delle zanzare (dette in gergo scientifico Culicidi) è la “capacità del particolare apparato boccale, presente esclusivamente nelle femmine, di pungere altri animali e prelevarne i fluidi vitali, ricchi di proteine necessarie per il completamento della maturazione delle uova” [wikipedia].
Un occidentale che si reca in Africa per vacanza, lavoro, o missione, è solitamente tormentato dalla stessa preoccupazione: come evitare di contrarre la malaria. Ecco allora che ogni mattina prima di uscire diventa un po’ come prepararsi ad andare in guerra. Ci spruzziamo di Autan dalla testa ai piedi, e ci assicuriamo che nel nostro zaino ci sia lo spray, la citronella, le salviettine anti-puntura, e una maglietta a maniche lunghe chiara da indossare dopo il tramonto, ora in cui il nemico preferisce attaccare. Mentre ci rilassiamo davanti alla nostra sacrosanta colazione, improvvisamente il suono del promemoria che abbiamo inserito nel nostro cellulare ci ricorda senza troppi giri di parole: “prendi malarone” . Prima di uscire di casa diamo un’ultima spruzzatina chimica, questa volta alle stanze, che in pochi minuti sterminerà quelle poche temerarie zanzare che nonostante le zanzariere alle porte e alle finestre sono comunque riuscite a entrare in casa. Ogni sera, prima di andare a dormire, controlliamo con molto scrupolo che la nostra zanzariera da letto sia ben rimboccata sotto il materasso, e con una torcia verifichiamo attentamente che non ci siano buchetti che possano invitare le zanzare a disturbare il nostro sonno.
La malaria per noi occidentali è una malattia rara, esotica, e per questo temutissima.
In Congo tutti hanno avuto la malaria almeno una volta nella vita. Alcuni la contraggono quasi ogni anno, solitamente nel periodo delle piogge, che va da Novembre a Marzo.
Di malaria si muore. Muoiono di malaria soprattutto i bambini sotto i 5 anni, 180mila ogni anno, e le donne incinta.
Non stupisce perciò che al 40% dei pazienti che si reca in ambulatorio per malore viene diagnosticata la malaria. Ma questi sono i più fortunati, perché chi riesce ad andare in ambulatorio, se segue le cure, con molta probabilità guarisce. Purtroppo però solo il 25% della popolazione ha accesso a un centro di salute. Il restante 75% della popolazione vive in zone troppo remote (su strade inaccessibili) per poter raggiungere il centro di salute più vicino, oppure non può permettersi le cure. Inoltre sono pochi i congolesi che adottano misure preventive, sia per mancanza di mezzi che di informazioni. L’UNICEF stima che solo il 6% dei bambini congolesi sotto i 5 anni dorme sotto una zanzariera, e solo il 7% delle donne incinta.
Per rispondere al problema malaria, AMKA agisce sul fronte della cura e della prevenzione.
Nel centro di salute di Kanyaka, ogni anno AMKA fornisce le necessarie cure mediche e il ricovero nei casi più gravi a decine di persone a cui viene diagnosticata la malaria.
Inoltre, la nostra equipe medica visita regolarmente i 36 villaggi dell’area di Mabaya, per fare campagne di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione della malaria, e distribuire zanzariere.
Per maggiori informazioni sull’intervento di AMKA nella lotta contro la malaria visita la pagina
http://www.amka.org/cosa-facciamo/congo/salute/lotta_alla_malaria/
[1] Il malarone è unfarmaco per la profilassi anti-malarica
Questo articolo ha 0 commenti