Sofia Salardi è una volontaria di AMKA, impegnata dal 2021 nei progetti di supporto alle…

La técnica: scrigno di storia e natura
Tante emozioni mi legano a questa mia seconda esperienza di volontariato con Amka, in Guatemala. Un viaggio che attraversa tanti sguardi, mille sorrisi ed infiniti abbracci…eppure ciò di cui voglio raccontare è di un incontro speciale che per la prima volta la giunta del Turismo della “Cooperativa La Tecnica”ha organizzato per la brigada Amka 2016.
L’incontro ha avuto come relatore, Gumercinto, un ex guerrigliero delle FAR (forze armate ribelli)che insieme a tanti altri uomini e donne, per oltre 30 anni di guerra civile, lottarono senza tregua contro l’esercito della morte. Con lui abbiamo avuto i privilegio di conoscere la lotta di ben 42 comunità che vivono lungo il Rio Usumacinta al confine con il Messico e che stanno cercando di opporsi alla costruzione di una diga che stravolgerebbe l’ecosistema ambientale e distruggerebbe queste comunità. Loro sono consapevoli che è una battaglia impari, da una parte le multinazionali e i governi supini al potere economico, dall’altra queste piccole comunità che non demordono, comunità fatte di uomini e donne coraggiose ma da sempre ai margini da ogni possibilità di decidere del proprio futuro.
Dopo gli anni devastanti della guerriglia, oggi si trovano a lottare come ieri ma senza più armi e solo con la forza della condivisione di nuove resistenze. Nel 2005 fondarono un’associazione “El Frente Petenero” nata con l’obiettivo di convergere le strategie di opposizione alla costruzione della diga e per la difesa e la tutela del loro territorio. Abbiamo ascoltato le sue parole, ammirato le sue mani forti e il suo sguardo chiaro, limpido e soprattutto diretto che esprimeva l’orgoglio di essere protagonisti di questa difficilissima battaglia. Sentivamo il privilegio di quell’ascolto e lui allo stesso modo aveva ben chiaro che se più persone nel mondo sono consapevoli della loro lotta, maggiore sarà la loro forza. L’emozione da parte nostra nell’ ascoltare le sue parole è stata persino struggente e forte.
Volevo chiedere a Gumercindo se il suo impegno di coordinatore del Frente Petenero poteva mettere in pericolo la sua vita ma non ho avuto il coraggio di fargli questa domanda perche temevo la sua risposta. Oggi parlando con Rony ho saputo che proprio di recente un membro del direttivo del Frente è stato barbaramente ucciso, e allora penso che anche per questo ascoltare la testimonianza di Gumercindo. è stato un dono prezioso, che preserveremo nel tempo, ne son certa. Incontri come questi non possono non lasciare il segno, oltre la speranza. Uomini e donne che anche a rischio della propria vita non rinunciano ai propri ideali e alla propria dignità e allora mi chiedo: un altro mondo è possibile?Possibile e necessario…mi rispondo.
Maria Anna Tomassini
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