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Spending review: il contributo delll’Italia al Fondo Globale di lotta all’Aids, tubercolosi e malaria……. non c’e’ piu’!
L’ennesimo annuncio che lascia senza parole di un esponente ufficiale del Governo italiano che certifica la scelta folle di risolvere i problemi economici tagliando i servizi sociali. Questa volta a farne le spese e’ il contributo dell’Italia al Fondo Globale strumento proposto per tentare di riparare ai danni causati dalle scelte economiche mondiali. Il mancato versamento dei fondi promessi significa negare farmaci salvavita, e sottrarsi all’azione internazionale che ha permesso di ridurre la pandemia in vaste aree del mondo.
Interrompere i finanziamenti al Fondo Globale significa non rispettare gli impegni che l’Italia aveva preso nel conseguimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio (Millenium Goals) sanciti dalle Nazioni Unite , ovvero bloccare la propagazione dell’Hiv/Aids entro il 2015 e garantire l’accesso universale alle terapie ( da segnalare che l’Italia aveva già accumulato un debito di 260 milioni di euro).
Queste decisioni fatte senza logica e senza programmazione hanno conseguenze drammatiche per milioni di persone colpite e infettate da HIV, tubercolosi e malaria in tutto il mondo.
A Lubumbashi, seconda città della Repubblica Democratica del Congo, dove Amka partecipa al Programma nazionale di lotta all’Hiv, fino a qualche mese fa operavano 22 associazioni, adesso siamo rimasti in tre.
Recentemente, senza nessun preavviso, la fornitura di medicine antiretrovirali da parte delle strutture sanitarie congolesi e’ stata interrotta, causando un aumento dei costi del progetto del 30% e mettondo cosi’ il progetto a rischio di chiusura.
Queste sono le conseguenze di decisioni irresponsabili! Decisioni che uccidono!
Fabrizio
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