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Scelgo Amka perché…..

Sono ormai passati due anni da quando ho avuto modo di entrare a far parte di quella che considero a tutti gli effetti la mia seconda famiglia, sto parlando di Amka Onlus.

Ero al secondo anno di università ed ero alla ricerca di un’organizzazione in cui poter svolgere il mio tirocinio. Avevo perso il conto delle volte in cui avevo inviato il mio curriculum senza ottenere alcuna risposta. Fino a quando, cercando sul web, ebbi la fortuna di imbattermi nel sito di Amka Onlus. Decisi subito di inviare un’e-mail e di presentarmi. Dopo qualche giorno, venni contattata per un colloquio conoscitivo. Il giorno dell’incontro ero agitata ed emozionata, non sapevo quale sarebbe stato l’esito dell’appuntamento e se mai fossi riuscita a trovare un’organizzazione presso la quale poter iniziare un tirocinio.

Era una tipica giornata di gennaio, fredda e uggiosa e ricordo perfettamente che, mentre stavo cercando il campanello dell’ufficio, mi si avvicinò Fabrizio Frinolli, il Presidente dell’Associazione, che aveva appena fatto un po’ di spesa per l’ufficio, proprio come chi torna a casa da lavoro ed acquista ciò che serve per la propria famiglia, pensai.

Porto ancora con me il ricordo di un colloquio informale e piacevole, in cui ebbi modo di conoscere anche Monica Di Vico, la project manager di Amka. Una chiacchierata breve, ma familiare che fece crescere in me la speranza e la voglia di poter davvero entrare in quel piccolo mondo, in cui per qualche minuto mi ero sentita come a casa. Di lì a qualche giorno venni contattata ed ebbi la notizia che tanto attendevo e speravo: potevo iniziare il mio tirocinio in Amka.

Da quel momento nulla è stato come prima. Ogni giorno avevo modo di conoscere una realtà che fino a quel momento avevo solo sfiorato attraverso i libri universitari ed avevo la preziosa opportunità di affacciarmi ad un mondo che ogni giorno cerca di fare il possibile affinché le cose possano cambiare in meglio.

Ho conosciuto i progetti in Congo e in Guatemala, l’impegno degli operatori locali, la gioia negli occhi di uomini, donne e bambini delle comunità rurali, il calore e la sana follia dello staff di Amka e dei volontari che ruotano intorno ad essa. Sentirsi a casa e sentirsi liberi di essere, di poter fare qualcosa di concreto con azioni semplici, ma efficaci, avere la consapevolezza che nulla di quello che viene fatto è sprecato, anzi!

Per questo dal 2018 ho deciso di sostenere Amka Onlus, di partecipare come socia, perché credo molto in questa associazione che, ogni giorno, si impegna con passione e dedizione, affinché tutti possano avere l’opportunità di vivere una vita dignitosa. Lavorare per delle comunità vulnerabili non è affatto semplice. Non è facile trovare gli strumenti per poter migliorare le cose e molto spesso questo fattore viene dato per scontato, ma non è così. Servono professionalità, pazienza, resilienza e dedizione. Impegnarsi per il prossimo vuol dire investire energie in qualcosa in cui si crede: nella possibilità che l’altro possa farcela. Amka Onlus fa tutto questo dal 2001, rimboccandosi ogni giorno le maniche e credendo fermamente che un mondo migliore è possibile.

Mattea Traversi

Socia AMKA

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