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Progetto Malnutrizione: al via la formazione dei comitati di villaggio!

L’esperienza di Daniel, volontario AMKA, durante le giornate di formazione delle donne

Dopo aver individuato le donne che andranno a monitorare i casi dei bambini malnutriti nei villaggi, finalmente siamo arrivati alle giornate di formazione dei comitati.

Mercoledì 29 Luglio
Il caffè di Mama Dri ci sveglia alle 8.00 come tutte le mattine, tempo di preparare le ultime cose e si parte. Dopo un’oretta eccoci arrivati alla scuola di Kaniaka, dove incontriamo i relais comunitari dei villaggi che hanno deciso volontariamente di accompagnare le donne dei comitati di Shinga, Tchamba e Fipango.
Il tempo dei saluti e delle presentazioni lascia spazio ad una mattinata intensa di formazione. Il dottor Alain, nutrizionista responsabile della Zona di Salute, inizia la lezione affrontando quelle che sono la abitudini alimentari dei villaggi, sottolineando l’importanza dello stoccaggio del cibo e dell’attività fisica. E’ così che le donne iniziano ad apprendere i differenti principi nutritivi degli alimenti, le nozioni basilari sulle norme igieniche da adottare e le tappe di crescita del bambino. Dopo una breve pausa pranzo, il nutrizionista con il supporto dell’equipe Amka, spiega come riconoscere un’edema, per poi concludere la giornata con un test di gradimento della formazione.
Giovedì 30 Luglio
La seconda giornata formativa si apre con una verifica di gruppo sull’apprendimento degli argomenti già trattati. Il dottor Alain lascia spazio alle opinioni dei partecipanti, utilizzando un approccio stimolante che favorisce la partecipazione della classe. Nell’arco della giornata vengono quindi illustrati i diversi tipi di misurazione della malnutrizione (perimetro brachiale, peso ed altezza), per concludere con una ricca dimostrazione culinaria sulle ricette da adottare.
Le due giornate tutto sommato sono andate così, ma io credo che noi non vediamo le cose unicamente come sono, ma nel modo in cui siamo.
Ho visto donne macinare chilometri e mangiare polvere solamente per esserci, donare se stesse alla propria comunità. Mi sento inutile ma nel posto giusto, accarezzato e schiaffeggiato da ciò che vedo. Gli occhi delle persone riempiono i tuoi buchi con i loro vuoti: ti avvolgono, ti fanno capire che qui manca tutto, ma in fondo non manca niente.
Daniel Masullo
Volontario AMKA Onlus

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