Skip to content
06 6476 0188 amka@assoamka.org DONA ORA
MWAMBA E IL FUOCO

Mwamba e il fuoco

Sono trascorsi dodici giorni dal mio arrivo in Congo, giorni intensi e ricchi di emozioni e sensazioni mai provate prima. Una fra tutte è stata quella regalatami dal villaggio di Mwamba: la strada per arrivarci è molto lunga, sterrata, scoscesa, costeggiata da alberi e zone aride della brousse, la “savana alberata”.
Dopo circa un’ora di viaggio immersi nella natura maestosa dell’Africa, raggiugiamo il villaggio: la terra è rossa, le case sono costruite con mattoni di terra e fango e sono coperte da cumuli di paglia; i bambini giocano e si avviciano a noi “muzungu” molto incuriositi. All’orizzonte si può anche scorgere una grande distesa alberata al confine con lo Zambia.
Fa molto caldo; un leggero vento affievolisce l’afa e notiamo anche una piccola tromba d’aria passarci accanto.
Le donne del villaggio ci accolgono sotto l’ombra di un piccolo albero di mango facendoci
accomodare su sedie in legno da loro costruite, e ci offrono riso con lo zucchero, mais tostato e una bevanda locale… Sono molto felice di condividere questo momento di scambio, di poter conoscere le usanze e le abitudini di una popolazione da molti dimenticata, di potermi sentire per un pò parte di loro.
Dopo la sosta, insieme all’infermiere congolese Augustin e ai miei compagni volontari, effettuiamo vaccinazioni ai bambini e alle gestanti, pesa dei piccoli per il controllo della malnutrizione e consultazioni prenatali per le donne incinta.
Trascorsa qualche ora, in lontananza vediamo nascere un grande fuoco che circonda il villaggio: è stato acceso dagli uomini per liberare i campi dalle sterpaglie che li avvolgono e per attirare gli animali. In poco tempo il fuoco si avvicina sempre di più, fino ad arrivare a pochi metri dalle casette rosse di fango e paglia. L’aria è caldissima, il cielo è molto scuro e l’odore di buciato è quasi insopportabile.
Saliamo quindi sulla jeep per tornare in città, ma siamo costretti a scendere e ad aspettare che il fuoco si calmi un pò.
Mi guardo ancora intorno, e non riesco a credere che possa esistere al mondo un posto che mi possa affascinare tanto: il rosso della strada sterrata e delle casette si unisce a quello del fuoco e il calore ci avvolge come per non farci più andare via.
Dopo un pò rimontiamo sulla jeep diretti sulla strada di casa: i bambini ci inseguno correndoci dietro e in lontanza va via via scomparendo anche la strepitosa bellezza del villaggio di Mwamba con il fuoco che la circonda. Chiudo gli occhi per un attimo come per poter lasciare quell’immagine dentro di me e non dimenticarla più…
Ringrazio Amka per avermi dato la possibilità di vivere tutto questo, ringrazio il villaggio di Mwamba per avermi regalato delle immagini eterne, e ringrazio i miei compagni per essere qui con me a condividere tutte queste immense emozioni.
Simona Di Mattia

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su
Cerca