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L'esperienza di volontariato con Amka

L’esperienza di volontariato con Amka

L’idea del viaggio in Guatemala è nata per fare un’esperienza di conoscenza, che per Annamaria si è poi concretizzata in una tesi di laurea in antropologia, mentre nel caso di Nisio la volontà era quella di approfondire alcune tematiche di interesse personale.
Per vari mesi, in preparazione alla partenza, abbiamo frequentato un laboratorio di formazione presso l’associazione Amka Onlus. Il laboratorio ci ha permesso di acquisire una conoscenza approfondita del contesto culturale guatemalteco, con particolare attenzione al quadro socio-politico della Comunità di Nuevo Horizonte, una comunità di ex guerriglieri ed ex-guerrigliere che dopo aver combattuto per 36 anni il regime imposto anche da fattori esterni dell’epoca, dopo la firma degli accordi di pace (1996), essendo lasciata sola senza alcuna assistenza dal governo, si è poi auto-organizzata e costituita in cooperativa agricola comunitaria. Durante il laboratorio, grazie alla condivisione di momenti importanti con gli altri volontari, abbiamo scoperto il valore del lavoro di gruppo, tra chiacchierate, scherzi e risate, abbiamo organizzato delle attività che avremmo poi svolto in Guatemala con i ragazzi della Scuola Popolare.  L’idea era quella di realizzare un giornalino della scuola attraverso il quale i ragazzi di Nuevo Horizonte avrebbero potuto esprimersi, scrivendo articoli su vari argomenti.
Ricordiamo ancora le parole di Donatella prima della partenza: “Non pensate di andare a fare un campo di lavoro, loro la terra la sanno lavorare meglio di voi… E’ un’esperienza di ascolto e condivisione. ” Imparare ad ascoltare. Una volta arrivati in Guatemala, infatti, gli abitanti di Nuevo Horizonte ci hanno aperto il loro mondo di ricordi e di esperienze vissute. Una cosa rende Nuevo Horizonte differente dalle altre comunità: i suoi abitanti non dimenticano nemmeno per un momento che il vero motivo per cui si trovano insieme è continuare la rivoluzione e fare in modo che vengano rispettati gli Accordi di Pace del 1996. La tragedia collettiva della guerra dà, ai guerriglieri sopravvissuti, la percezione di vivere ora un destino comune e li aiuta a perseverare negli ideali della rivoluzione.
Il viaggio si è svolto ad agosto, nel Petèn (regione a nord est del Guatemala) per la durata di 3 settimane. Siamo partiti in 8 tra ragazzi e ragazze, età molto variabile. Dormivamo tutti in una stanza dormitorio, e mangiavamo tutti insieme con le famiglie della Comunità Nuevo Horizonte.
Le esperienze degne di nota durante questo viaggio sono state molteplici, ma forse le più belle sono state la soddisfazione dei ragazzi all’uscita del primo numero del giornalino scolastico (che ancora viene prodotto mensilmente), e il gruppo di volontari che si è formato, amicizie che ci portiamo ancora dietro e che continuano anche oggi nelle nostre vite a Roma, diverse dalla quotidianità di Nuevo Horizonte.
Dopo il viaggio in Guatemala, la nostra prospettiva sul mondo non è cambiata, nel senso che certamente non ci sentiamo persone diverse solo perché siamo stati 3 settimane a fare volontariato in Guatemala, ma sicuramente un viaggio di questo genere ha dato a entrambi la possibilità di conoscere il Guatemala con uno sguardo dal di dentro, di avvicinarci quindi ad una realtà nuova cogliendone significati e ritmi.
Un viaggio da volontario sicuramente dà una vista più verticale e approfondita di un paese. Non si vanno a vedere tanti posti, ma si rimane in loco. Un’esperienza  di questo genere  aiuta a sviluppare quella curiosità e sensibilità tipica del “ viaggiatore” (e non solo del turista) che “sperimenta il mondo” e che cammina e cammina alla ricerca di storie e incontri per tornare poi a casa con un bagaglio di bellezza ancora più grande. Ed ecco che, una volta messo piede a Nuevo Horizonte, sentirete l’aria che vi si butta addosso per avvolgervi in un caldo e intenso abbraccio. E’ un’aria calda, umida, appiccicaticcia e così tremendamente umana.

Annamaria e Nisio

 

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