Torna a San Lorenzo il Festival delle Culture. Dal 9 al 18 settembre il quartiere…
La prima parola che apprendi quando entri a Nuevo Horizonte è COMPARTIR!
In realtà anche chi ha un livello basico di conoscenza della lingua spagnola, sa già cosa vuole dire questo verbo, eppure, stando a Nuevo Horizonte, non pensi alla mera traduzione, ma sei inondato dalla profondità del suo significato.
Questo e tanto altro ancora accade a Nuevo Horizonte, quando ci vivi per un po’, quando hai la fortuna e il privilegio di vivere in questa comunità, frequentando la loro scuola, mangiando nelle loro case, vivendo quanto più puoi istanti di vita con loro, come momenti ricchi di emozioni, dove appunto la parola COMPARTIR regna suprema.
Nuevo Horizonte è una comunità di poco più di 500 persone, situata nella regione del Peten, nel nord del Guatemala, e dove anche quest’anno Amka svolge progetti e attività di volontariato. La storia di questa comunità andrebbe raccontata in tutta la sua profondità, eppure io sento di descriverla anche con una sola parola: COMPARTIR!
Il valore della condivisione, perché di valore si tratta, lo assapori nello spirito che li unisce, ora come negli anni terribili, indimenticabili e ancora troppo recenti, della guerriglia. Loro che si sono costituiti in una cooperativa nel 1998, solo dopo due anni dagli accordi di pace, hanno deciso di rimanere uniti, perché dalla guerriglia hanno imparato a condividere tutto, le speranze, le paure, le violenze subite e la lotta armata intesa come diritto alla vita, perché l’unica possibilità di vivere, di fronte all’esercito della morte, era lottare e la loro lotta ha trovato nella condivisione la forza e il coraggio di RESISTERE.
Quando incontri i loro volti, sai, perché lo senti, che i loro occhi hanno visto e subito tanta violenza…ma ti sbagli se pensi che la loro lotta si è affievolita con gli anni, se il loro desiderio di uguaglianza, diritti, pace e libertà si sia assopito.
Nel centro di Nuevo Horizonte c’è un cuore di pietre che circonda un grande albero, la Ceiba.
Nella cultura maya la Ceiba rappresenta l’albero sacro per il legame tra terra e cielo, e che con le sue radici forti, larghe ed alte sostengono un tronco quasi infinito che si apre in una grande chioma. Nelle pietre sono dipinti, come scolpiti, i nomi dei guerriglieri e delle guerrigliere, dalla Capitana Maria fino ai tanti combattenti. L’albero della vita, così lo chiamano, è protetto dal corazon di chi è morto per la libertà, la libertà di quelli che sono rimasti e che continuano oggi a lottare, con lo stessa forza di un tempo. Sono cambiati gli strumenti di lotta, oggi non più le armi, oggi la cultura, con la creazione di una scuola popolare che si basa sui principi di partecipazione attiva nella gestione del sapere, e che sappia formare i ragazzi ponendoli al centro del processo educativo, rendendoli capaci ad essere protagonisti del cambiamento; oggi con l’affermazione del diritto alla Terra, come fonte inesauribile di ricchezza per la sostenibilità di ogni famiglia e della comunità intera; oggi con l’attenzione ad una economia eco-sostenibile basata sul rispetto delle risorse naturali e fuori da dinamiche di sfruttamento dell’uomo sull’uomo; oggi come ieri, con il valore della condivisione, COMPARTIR, la prima parola che apprendi quando entri a Nuevo Horizonte, l’ultima che senti quando stai per partire, ed è forse quella che più ti spinge, ancora oggi, a voler ritornare.
Maria Anna Tomassini
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