Sofia Salardi è una volontaria di AMKA, impegnata dal 2021 nei progetti di supporto alle…
Il viaggio volontario e l'Altro
Si avvicinano le partenze dei volontari AMKA in Repubblica Democratica del Congo e in Guatemala ed iniziano a farsi ancora più numerose le domande sul tipo di dialogo interculturale che si stabilirà con le popolazioni locali.
L’incontro con “l’Altro” ci pone inevitabilmente davanti a nuove sfide e pone i singoli, ed il gruppo, a doversi mettere in discussione, a dover mettersi in gioco, a sforzarsi di capire una cultura diversa, molto spesso lontana e differente e quindi facilmente “giudicabile”.
Il viaggio volontario che proponiamo ad AMKA non è un campo di lavoro, i nostri volontari non partono per “costruire” ma per costruirsi, ed è proprio qui la differenza.
Conoscere la cultura locale, prima attraverso il laboratorio e poi vivendo a stretto contatto con le comunità e con la sua quotidianità, offre l’opportunità di sfuggire dalla trappola dell’assolutizzazione delle differenze (che porta alla demonizzazione dell’Altro) e permette di intraprendere, a livello personale, un viaggio di conoscenza di sè ma soprattutto di Sè rispetto all’Altro.
Questo percorso non è affatto scontato. Uno degli obiettivi dei laboratori di preparazione all’esperienza di volontariato internazionale che AMKA organizza ogni anno è quello di introdurre alla diversità culturale come un valore fondamentale finalizzato a far riflettere sugli stereotipi e i pregiudizi che, anche se inconsapevolmente, portiamo sempre con noi perché strettamente connessi ai processi di categorizzazione della mente umana.
L’apertura all’Altro è un elemento fondamentale che permette ai volontari, che decidono di partire, di liberarsi dai pregiudizi e offre l’opportunità di una reale esperienza di viaggio che valorizza le differenze culturali in un’ottica di reciproco arricchimento e conoscenza.
Il volontario AMKA è diverso dall’attuale viaggiatore frettoloso descritto da Tzvetan Todorov, più interessato a conoscere le cose che non le persone. Il volontario AMKA è ormai consapevole che per trasformare il proprio viaggio in un’esperienza indimenticabile sia fondamentale che le diversità possano realmente incontrarsi ed avere un profondo interscambio.
Oggi è la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo e quale occasione migliore per celebrare i nostri volontari che hanno deciso di fare un’esperienza in un cosiddetto paese del Sud del Mondo, convinti che la chiave dello sviluppo non sia la competizione, come sosterrebbe la prospettiva evoluzionistica darwiniana ma, all’opposto, sia la cooperazione.
Una vera cooperazione sociale intesa come processo nel quale i gruppi (o gli individui) coesistono con apprezzamento consensuale delle rispettive qualità (van Knippenberg, 1984 p. 575).
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