Torna a San Lorenzo il Festival delle Culture. Dal 9 al 18 settembre il quartiere…
Il Programma PTME di Amka: La Storia di Fifi
Mi chiamo Fifi, ho 34 anni, sono sieropositiva da molti anni ed anche mio marito lo è.
La nostra famiglia è stata colpita da molti lutti legati a questa malattia, perché fino a qualche anno fa non ne conoscevamo l’esistenza ed inconsapevolmente la trasmettevamo ai nostri figli.
Mio marito è spesso lontano per lavoro e nelle zone minerarie gli uomini – che sono deboli – si accompagnano spesso con altre donne.
Un giorno è tornato a casa e mi ha informato di essere malato e che si sta curando a Kolwezi, dove c’è un progetto per i dipendenti della miniera; quando sono rimasta incinta mi ha consigliato di recarmi in ospedale, qui ho fatto il test, che è risultato positivo. Non è stato uno shock perché già me lo aspettavo e poi mio marito mi aveva detto che c’erano dei programmi per tutelare il bambino.
Nel frattempo però io avevo trasmesso questo brutto male a Jean, il nostro primo figlio di soli 2 anni: una brutta malaria lo aveva ridotto in fin di vita, all’ospedale del quartiere hanno detto che era anemico e che per salvarlo aveva bisogno di una trasfusione di sangue… da mamma non ci ho pensato due volte e gli ho dato il mio, ma purtroppo nessuno ha fatto il test sul mio sangue.
Qui in Congo, purtroppo si conosceva ancora poco sulla malattia e la sicurezza è molto bassa soprattutto nei posti piccoli dove non c’è alcun controllo da parte del Governo. Io volevo salvarlo e invece l’ho condannato a morte…
Ora Jean ha 6 anni, prende i farmaci ed ha una salute molto cagionevole; ogni volta che si ammala io mi sento in colpa e non posso far altro che piangere. Prego il Signore che grazie alle medicine possa diventare grande e costruirsi una vita.
Anche il secondo figlio se l’è portato via l’HIV: ho avuto un aborto al 5° mese di gravidanza.
Il destino è stato molto duro con la mia famiglia, ma noi conserviamo la fede a la speranza.
Mio marito è rientrato a Lubumbashi ed ora lavora qui trasportando il carbone con la sua bicicletta, è un lavoro duro ma lui è forte! Io cerco di dare una mano all’economia familiare occupandomi del nostro campo.
Ho appena scoperto di essere nuovamente incinta: ieri sono andata all’ospedale per fare il test di gravidanza; sono passata anche dalle assistenti sociali di AMKA che mi hanno accolta ed incoraggiata, seguendo tutto il programma questa volta sono sicura che andrà tutto bene: nascerà un bimbo sano!
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