Abbiamo pubblicato la seconda edizione dell'Annual Report di AMKA, riferito all'anno 2022. Il 2022 è stato…
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Una domenica congolose, di qualche settimana fa, raccontata da Stefano;
“Per tutta le settimana la sveglia è puntata alle 8. Ma oggi è domenica, quindi 7:30!!
Si perché oggi è la domenica che attendevo da dieci giorni. La domenica della corsa. Quest’anno infatti (grazie Giorgia) mi è preso lo schiribizzo del running, e avevo deciso di continuare ad allenarmi anche durante la mia permanenza congolese. Ovviamente le prime settimane, nonostante ogni giorno mi ripromettessi di andare, non ho mai avuto le forze di allacciarmi le scarpe e uscire a correre. Questo appunto fino a dieci giorni fa quando, dopo una giornata un po’ così e così, mi sono finalmente deciso a fare questa benedetta sgambata.
Non l’avessi mai fatto!!La cosa più pericolosa della mia vita, fra auto sfreccianti ovunque, strade buie e dissestate e soprattutto un aria irrespirabile a causa dei rifiuti che bruciano in tutti i giardini. Stavo per tornare a casa e appendere la scarpe al chiodo quando vedo passare di corsa quattro ragazzi in pantaloncini. Senza pensarci un secondo attraverso la strada e mi getto all’inseguimento. Li raggiungo, mi presento, scambio di indirizzo e di numero ed è fatta. Sono uno di loro, e da domani si corre insieme.
Appuntamento alle 19:30 da me, due colpi al cancello, esco e siamo in strada. Nella notte congolese un bianco che corre insieme ai neri è qualcosa di mai visto, e quindi in poche uscite raccogliamo un buon numero di sostenitori che ci incoraggiano quando le forze iniziano a mancare.
Dopo un paio di giorni, testata la mia forma atletica, scatta la proposta: “domenica in città c è una gara, non è tanto solo 4-5 km, perché non partecipi anche tu con noi?”
Ed eccoci quindi a stamattina, due ragazzi si sono tirati indietro all’ultimo per problemi fisici, e quindi ai blocchi di partenza siamo solo io e Cedric. Intorno a noi tanti tanti tanti neri, ma ogni tanto fa capolino anche qualche bianco. L’aria congolese mi ha molto calmato, ma a volte viene ancora fuori il romano che è in me, e quindi basta una parola di troppo da parte di un francesino per farmi scattare. È guerra. Ci giuriamo di arrivare prima di lui e la sua banda. Siamo gasatissimi e questa sfida ci fomenta ancora di più. Ma poi arriva la doccia fredda. La gara non parte più alle 8:30 ma alle 9:30, ma soprattutto sono 10 km!!Il caldo e la lunghezza ci scoraggiano, ma basta un “courage” di Desi per ritrovare lo slancio.
Ci scaldiamo, ultima sorsata d’acqua, in bocca al lupo vari e poi lo start. Decine di bambini dalle prime file partono a razzo. Faranno una gara di solo 2 km ma è uno spettacolo vederli filare scalzi sulla strada. Noi a ruota. Abbiamo un patto. Arrivare insieme fino in fondo e battere il francese. Di vincere non se ne parla proprio, il primo infatti chiude la gara in 24,46 min, roba da olimpiadi. Noi ci accontentiamo di un dignitosissimo 53,32 min, che mi laurea primo fra i bianchi!!Missione compiuta.
Da parte mia un grazie anche a tutte le ragazze che si sono svegliate per venirci a incoraggiare lungo il percorso con tanto di striscione e cori vari, che non solo hanno aiutato il nostro morale ma probabilmente hanno distratto la maggior parte dei corridori maschi presenti.
P.S. il premio per il primo classificato era di 1000 $,io ho corso nella speranza di fare un regalone a tutti i bambini che rientreranno a scuola nei prossimi giorni ma non è andata. Se pensate che l’impegno vada comunque premiato dateci una mano a fargli lo stesso questo bel regalo.
Grazie
Stefano”
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