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Proprio oggi…è la giornata mondiale del fanciullo

Proprio oggi accendiamo la radio e ascoltiamo inermi le notizie di Gaza che, almeno per chi ha qualche anno in più, sembrano riportare indietro nel tempo. Proprio oggi , leggiamo che nella Repubblica Democratica del Congo , la popolazione è tornata a chiudersi nelle case, sotto il letto per “nascondersi” dai colpi di arma da fuoco, anche questa notizia sembra non avere in se niente di nuovo rispetto a 10, 20 o 30 anni fa. E’ in giorni come questi che nonostante un’analisi  storico politica e un focus di tutta la strada percorsa fin qui , dagli attori mondiali, dagli Stati nazionali,dai grandi esponenti della new economy, il mondo in fondo sembra far troppo fatica a cambiare.
Proprio oggi, è la giornata mondiale dedicata al fanciullo.
Con una sorta di leggerezza e fragile cinismo mi viene da dire che ci sono vittime che non cambiano, vittime che non hanno colore e che non hanno possibilità di opposizione, sono i bambini coinvolti in queste tragedie da “grandi”. Che siano tragedie da grandi Stati , fra titani economici o semplicemente fra adulti questo in fondo non fa molta differenza se pensiamo che i bambini ne rimangono in ogni caso coinvolti senza possibilità né di scelta, né di azione mentre (ironia della sorte) sono fra i soggeti che maggiormente andrebbero tutelati.
Questa giornata è segno dei passi in avanti realizzati a livello internazionale nel riconoscimenti dei diritti negati nei confronti dei fanciulli con la Convenzione del 1989. Leghiamo quindi  a questo testo le speranze di un cambiamento di questo mondo che almeno per oggi ci sembra immobile. Stringiamo idealmente i bambini che oggi sono costretti a sentire il suono di fucili e delle bombe, che siano a Gaza, a Goma o nelle loro case europee.
AMKA da anni lavora e si impegna per migliorare le condizioni di vita nella zona rurale a Sud del Congo a partire proprio dai bambini, per assicurarne le cure, l’istruzione, e una possibilità di cambiamento; quindi anche oggi sarà questo il nostro lavoro, con una maggiore consapevolezza da adulti di cosa significa essere bambini e  la necessità di tutelarli come soggetti indipendenti.

Elisa Mannarino

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