Torna a San Lorenzo il Festival delle Culture. Dal 9 al 18 settembre il quartiere…
Sentirsi libere attraverso l'arte: il murales delle donne di Nuevo Horizonte
Annamaria racconta la sua tesi con AMKA e l’esperienza con le donne Dejando Huellas in Guatemala.
Vernice. Pennelli. Arte. Creatività. Le mani delle donne di Nuevo Horizonte, intinte nel colore, accarezzano il muro della città di Santa Ana. Il colore tra le mani femminili prende forma: sei bambini dipinti danno le spalle al pubblico che passa per la strada. Sono davanti a un albero. Hanno le braccia alzate. Afferrano sogni che, come enormi frutti, brillano dall’alto. Palle giganti sembrano quasi uscire fuori dal muro per avvolgere con la tintura il viso dei passanti. E poi le farfalle. Simbolo della femminilità e della donna. Così belle quando volano in libertà. Le farfalle non devono essere nemmeno sfiorate da una mano ruvida, nessuno può permettersi di schiacciarle con un abbraccio troppo soffocante. Sono così delicate che cadrebbero morte a terra senza riuscire più a volare.
Ma qui, su questo murales, ci sono solo farfalle che parlano senza paura. Farfalle che alzano la loro voce e imprimono forte le loro parole sulla parete: Paz, Amor, Igualdad, Creatividad, Armonia, Equilibrio, Esperanza, Vida. Qui ci sono farfalle che volano e, così belle e colorate sul muro della città, sono una testimonianza viva per le altre donne che passano per quella via.
Il murales è uno spazio che permette alle donne di sentirsi libere attraverso l’arte. Impregnando il corpo e le mani di colore, danno sfogo alla creatività, esprimono le emozioni più profonde. Spesso sono donne che hanno vissuto violenze di ogni tipo, rifiutano il loro corpo, provano paura e vergogna. Attraverso il murales, però, il loro corpo si riempie di valore e di autostima trasformandosi in corpo creativo, attivo e produttivo.
Per me è stato un onore poter partecipare a questa attività insieme a las mujeres de Dejando Huellas. All’inizio avevo un po’di timore perché era la prima volta ma poi la paura è andata via quando Lilian, dopo avermi dato in mano il pennello, mi ha detto: “Tutte le cose orribili si trasformano in bellezza, non preoccuparti”. Così mi sono scoperta. Ci sono riuscita anche io. E’ stata una giornata meravigliosa. Sono donne forti, intense e con tanta voglia di lottare. Sono donne che non hanno paura di afferrare quei sogni lasciandosi impregnare dai loro colori.
Sono donne che si portano dietro il peso di tanta sofferenza, eppure non smettono di lottare per poter continuare volare leggere e libere come farfalle. Ho tanto da imparare qui e già, dopo solo una settimana, mi sento piena.
Annamaria Biccari
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