In questi giorni porto dentro, da giovane donna quale sono, una rabbia bruciante, che non…
El bosque de la vita
Il bosco. Un ecosistema meraviglioso preciso e autosufficiente. Il bosco nasconde, ripara, protegge e intrappola. Per i guerrilleros il bosco é stata salvezza per moltissimi anni. “La vita prima di tutto” ed é per questo che il nome completo é: “el bosque de la vita”. Perché il bosco li ha difesi, li ha accolti e li ha nascosti. Il bosco é vita perché gli ha dato cibo, acqua, medicine e riparo, ma é vita perché é a sua volta un ecosistema perfetto e autosufficiente, come una comunità é aperta, si fa conoscere vive grazie ai suoi elementi e al legame che li lega. Quel bosco come tutta la comunità ha accolto noi, che onorati ogni giorno, scopriamo qualcosa in piú di questa cultura meravigliosa. Siamo qui, ci godiamo l’accoglienze delle famiglie, le passeggiate per il bosco con Rony che racconta di tempi lontani e in lui e nelle sue parole il fascino di chi ha lottato per la libertà, di chi ha resistito. Siamo qui e non abbiamo la pretesa di voler essere come loro, noi vogliamo essere con loro. In quello che possiamo cooperiamo e così ti ritrovi su di una scala con un pennello in mano a finire una scritta sul muro del museo della memoria che custodisce foto, ricordi, oggetti di ex guerrilleros, oggi inaugurato. Uomini e donne con le loro rughe che si rivedono in una foto da giovani, armati, coraggiosi e determinati verso la libertà: ecco, noi siamo con loro, tanto ci basta ed é già molto.
Alessandra Massaro
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