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“Dalla guerriglia alla cooperazione. La storia della comunità Nuevo Horizonte e della sua evoluzione, dalla ribellione socio-politica alla cooperazione con AMKA.”

Entrare a Nuevo Horizonte è come immergersi in un mondo a sé. Situata nella regione boscosa del Petén, nella parte più a nord del Guatemala, la comunità di Nuevo Horizonte ha tutto ciò che serve agli abitanti per vivere una vita dignitosa: tre scuole (dall’asilo alle medie), un centro di salute, un centro di diabete, una clinica di maternità, diverse tiendas, un piccolo parco giochi, un ristorante, alcuni alberghetti, un campo da football e l’ultimo arrivato, un vivero, il vivaio della comunità. La costruzione del vivaio è stata possibile grazie al sostengo di tanti donatori di AMKA e all’impegno incessante dei nostri membri e di numerosi volontari, che ogni giorno si adoperano per contribuire a migliorare i nostri progetti, sia in sede centrale che direttamente sul campo. Da ormai quasi un decennio, collaboriamo con gli abitanti di Nuevo Horizonte per il raggiungimento di quei diritti tanto agognati durante la guerra civile. Gli abitanti della comunità sono infatti perlopiù ex-guerriglieri che combatterono nel Frente Norte de las Fuerzas Armadas Rebeldes (FAR) per difendere alcuni diritti inalienabili che non erano- e continuano a non essere- garantiti dallo stato guatemalteco: lo sviluppo sociale, il diritto ad una vita dignitosa, all’educazione, alla salute, alla casa e soprattutto diritto alla terra, la quale per due terzi è ancora nelle mani del 3% della ricca oligarchia.

Dopo la fine della guerra civile, durata 36 anni, circa 100 famiglie fondarono la comunità di Nuevo Horizonte, dove ricominciare a vivere e continuare a portare avanti la propria lotta, questa volta di tipo diverso: non una lotta armata, ma una lotta politica, volta alla promozione e difesa dei diritti umani di tutti i guatemaltechi. Come spiega Rony, un ex guerrigliero e abitante di Nuevo Horizonte, nonché nostro referente in Guatemala, dopo la guerra ben poche cose sono cambiate: l’esercito ha continuato a mantenere intatta la sua struttura e l’oligarchia a governare il Guatemala, mentre le condizioni di vita dei ceti più poveri- contadini e indigeni- continuano ad essere critiche. In Guatemala, il 53% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, soprattutto nella zona del Petén, dove si concentra la maggior parte della popolazione indigena e la percentuale sale al 70%. Inoltre, in Guatemala, quasi il 50% della popolazione soffre di malnutrizione, dovuta alla dieta povera e ripetitiva; questo dato nelle zone rurali e abitate prevalentemente da indigeni sale all’80%. Infine, sebbene la popolazione alfabetizzata sia più dell’80%, l’abbandono scolastico è molto comune, soprattutto nelle zone rurali dove le strutture scolastiche sono inesistenti o troppo lontane e difficili da raggiungere.

È proprio in questo contesto che abbiamo deciso di inserirci, lavorando al fianco delle comunità del Petén con programmi trasversali su diversi settori: educazione, sanità, educazione alimentare, lotta alla malnutrizione e sostegno alle attività produttive, tutti nati dal basso, per far fronte a necessità reali e in stretta collaborazione con gli abitanti locali.

Per fare un esempio, siamo intervenuti nel settore educazione a Nuevo Horizonte, con lo scopo di far fronte alla mancanza di libri di testo, attraverso un progetto di produzione di libri interamente scritti dai professori della Escuela Popular Alternativa (quella che in Italia corrisponde alla scuola media) che saranno stampati e donati agli studenti.

Inoltre, con la creazione del vivaio a Nuevo Horizonte, nell’ambito del progetto Cresciendo Unidos, puntiamo a garantire agli abitanti di cinque comunità rurali la sicurezza alimentare e a lottare contro la malnutrizione, attraverso la produzione di alberi da frutta e di cacao, i quali garantiranno una maggiore differenziazione alimentare alle famiglie. La creazione del vivaio è solo il primo passo verso l’acquisizione di competenze tecniche volte a rendere l’alimentazione delle famiglie più sana e varia e creare autonomia all’interno delle comunità.

Il nostro sogno, e ciò che sempre ripetiamo ai nostri volontari, infatti, è quello di lasciare un giorno Nuevo Horizonte, consapevoli di aver dato tutto, e dire “Qui di noi non c’è più bisogno.”

Non siamo un’organizzazione perfetta e Nuevo Horizonte non è una comunità perfetta: entrambe abbiamo i nostri problemi quotidiani, ma entrambe abbiamo in comune una gran voglia di lottare contro le ingiustizie e di migliorarci, sempre. Forse è proprio per questo che nel 2009 è iniziata questa collaborazione, fatta di sostegno e aiuto reciproco e che oggi, grazie anche al progetto del vivaio, continua incessante a dare i suoi frutti.

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