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Una bambina già grande

Oggi è stato il nostro primo giorno nei villaggi.
Dopo due ore di jeep percorse su strade sterrate, solcate dai crateri lasciati dai torrenti che si formano durante la stagione delle piogge, eccoci finalmente arrivate al villaggio più lontano tra quelli seguiti da Amka: Dilefwe.
Siamo qui per iniziare le vaccinazioni, una settimana al mese nella quale tutta l’equipe di Amka Katanga e noi volontari lavoriamo insieme per coprire tutti i villaggi della zona di salute e offirire i vaccini di base a tutti i bambini.
Ma anche in una giornata di lavoro “sanitario” siamo riuscite a ritagliarci cinque minuti per conoscere più da vicino i nostri nuovi piccoli amici.
Appena scese dalla jeep infatti si sono avvicinati a noi due bambini, forse di tre o quattro anni,che con i loro occhi sorridenti ci scrutavano, indecisi se avvicinarsi o meno.
Alla fine si sono fatti coraggio e sono venuti verso di noi,seguiti da tutti i bambini del villaggio.Ci siamo scoperti e conosciuti reciprocamente attraverso il gioco, ed è proprio durante un gioco che abbiamo notato una bambina.
Avrà avuto poco più di sei anni e cinta da una tipica stoffa africana, con cui sorreggeva la sua piccola sorellina, ballava e giocava insieme a noi non curante del peso della piccola che portava dietro la schiena. E’ stata proprio la sua disinvoltura a colpirci. Ma è bastato un gesto, lo slacciarsi il Pagne e lasciare la sorellina a terra piangente per correre con gli altri, per farci rendere conto di quante responsabilità avesse una bambina di soli sei anni.
La prima cosa che abbiamo notato è stata proprio la differenza tra l’infanzia di un bambino italiano ed un bambino di un villaggio congolese. Questi bambini, nonostante siano circondati e aiutati dall’intera comunità, ne fanno anch’essi parte e quindi devono dare una mano, spesso badando ai fratellini più piccoli o svolgendo i lavori assegnati dalle mamme. Sono quindi costretti a diventare adulti molto prima rispetto a noi.
Ecco quindi che durante questa giornata una domanda sorge spontanea:
può essere che la nostra utilità sia anche solo quella di regalare un sorriso ed un momento di gioco a quella bambina già grande?
Michela e Giulia

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