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Aids:molti continuano a non avere accesso alle cure
L’Africa Sub-Sahariana continua a essere la regione più colpita dall’infezione dell’HIV/AIDS, nonstante nel mondo diminuiscono infezioni e vittime.
Molti però non hanno accesso alle cure contro l’infezione HIV e l’Aids. L’Africa Sub-Sahariana continua a essere la regione più colpita: vi abita il 12% della popolazione mondiale e il 68% di quella sieropositiva, di cui il 60% sono donne. L’Africa ospita anche oltre il 90% di bambini con infezione da Hiv in tutto il mondo.
Quasi il 90% dei minori sieropositivi vive in appena 22 Paesi, la maggior parte nell’Africa sub-sahariana. Nel 2011 circa 900 bambini ogni giorno sono stati contagiati dall’Hiv .
Questi dati sono in netto contrasto con i dati generali che registrano una contrazione del virus: 700mila in meno rispetto a dieci anni prima, e i morti sono stati 1,7 milioni, 600mila in meno rispetto al 2005. Ad oggi, in tutto il mondo i sieropositivi sono circa 34 milioni.
La situazione è migliorata anche per quanto riguarda i contagi dei bambini. Il numero di nuovi contagi da Hiv nei bambini è diminuito del 24%, passando da 430mila nel 2009 a 330mila nel 2011.
Ancora una volta si evidenzia un forte squilibrio fra il diritto alla salute fra paesi. La situazione si prevede in aumento vista la diminuzione di risorse disponibili per assicurare un minimo di cure alle popolazioni piu’ colpite.
Ad oggi, ad esempio, l’impegno dell’Italia per contrastare la pandemia nei Paesi in via di sviluppo si è praticamente azzerato. L’Italia deve ancora versare al Fondo i contributi promessi per il 2009 e il 2010, pari a 260 milioni di euro e nella ddl di stabilità non sono previsti fondi per il finaziamento del fondo globale ( i due terzi del contributo italiano alla lotta contro l’Hiv erano erogati attraverso il Fondo Globale contro l’AIDS) nonostante gli annuci del Ministro alla cooperazione e a quelli di Monti.
Questi sono dati da ricordare sempre e non solo in occasione della giornata mondiale per la lotta all’HIV/AIDS!
Quasi il 90% dei minori sieropositivi vive in appena 22 Paesi, la maggior parte nell’Africa sub-sahariana. Nel 2011 circa 900 bambini ogni giorno sono stati contagiati dall’Hiv .
Questi dati sono in netto contrasto con i dati generali che registrano una contrazione del virus: 700mila in meno rispetto a dieci anni prima, e i morti sono stati 1,7 milioni, 600mila in meno rispetto al 2005. Ad oggi, in tutto il mondo i sieropositivi sono circa 34 milioni.
La situazione è migliorata anche per quanto riguarda i contagi dei bambini. Il numero di nuovi contagi da Hiv nei bambini è diminuito del 24%, passando da 430mila nel 2009 a 330mila nel 2011.
Ancora una volta si evidenzia un forte squilibrio fra il diritto alla salute fra paesi. La situazione si prevede in aumento vista la diminuzione di risorse disponibili per assicurare un minimo di cure alle popolazioni piu’ colpite.
Ad oggi, ad esempio, l’impegno dell’Italia per contrastare la pandemia nei Paesi in via di sviluppo si è praticamente azzerato. L’Italia deve ancora versare al Fondo i contributi promessi per il 2009 e il 2010, pari a 260 milioni di euro e nella ddl di stabilità non sono previsti fondi per il finaziamento del fondo globale ( i due terzi del contributo italiano alla lotta contro l’Hiv erano erogati attraverso il Fondo Globale contro l’AIDS) nonostante gli annuci del Ministro alla cooperazione e a quelli di Monti.
Questi sono dati da ricordare sempre e non solo in occasione della giornata mondiale per la lotta all’HIV/AIDS!
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